Romano Prodi interviene sulle spaccature interne al PD riguardo al voto sul riarmo europeo, attribuendole mancanza di preparazione.
Prodi interviene a gamba tesa sulla “frattura del PD. Il tema del riarmo europeo è tornato al centro del dibattito politico con l’approvazione della risoluzione del Parlamento UE sul Libro bianco per la difesa. Il piano ReArm Europe, promosso dalla Commissione Europea, punta a rafforzare la capacità di difesa degli Stati membri, aumentando le spese militari e promuovendo una maggiore autonomia strategica.

Il dibattito sul riarmo europeo e le divisioni nel PD
La votazione ha però creato spaccature all’interno del Partito Democratico. Dei 21 eurodeputati dem, 10 hanno votato a favore, mentre 11 si sono astenuti, tra cui esponenti di spicco come Nicola Zingaretti e Alessandro Zan.
Le divergenze interne riflettono le differenti visioni sul tema: da un lato, chi vede nel progetto un passo necessario per garantire sicurezza e autonomia strategica all’Europa; dall’altro, chi teme un’accelerazione della corsa al riarmo a discapito di investimenti in settori cruciali come sanità e istruzione.
Prodi attacca Schlein: “Divisioni sulle armi? Impreparazione”
L’ex premier Romano Prodi, intervistato da Paolo Del Debbio nel programma 4 di Sera su Rete 4, ha espresso perplessità sulle divisioni interne al PD e sulla gestione del dibattito da parte della segretaria Elly Schlein.
Alla domanda sulla possibilità di una pace in Ucraina, Prodi ha risposto con cautela: “Io immaginavo che Vladimir Putin continuasse a giocare, perché è una fase di posizionamento, però onestamente penso che le trattative vadano avanti ma non si interrompono, perché ormai è cominciato una specie di confronto continuo. Quindi io penso che con tutte le esitazioni, tutti i giochi che ci sono, però il dialogo c’è. Quindi ha speranza? Sì, non subito, non subito nel senso che Putin subito si è preso le difese, ha messo un po’ di distanza, però sono telefonate continue, insomma un incidente può sempre capitare, ma a me sembra che finalmente un dialogo ci sia”.
Interpellato sulle tensioni all’interno del PD riguardo al riarmo, Prodi ha evidenziato la mancanza di preparazione nelle decisioni del partito: “È una nobile gara di divisione fra la maggioranza e l’opposizione in Italia, una nobile gara no? La Lega con gli altri, gli altri con gli altri, con gli altri, con gli altri. Perché su questi problemi improvvisi di politica estera c’è più una reazione di istinto, che di preparazione”.
Sollecitato sul possibile congresso del PD, Prodi ha risposto con distacco: “Non lo so, non sono del Partito Democratico, non sono iscritto, sono un simpatizzante. Vedano loro. Certo, essendo un partito democratico piacerebbe che ci fossero anche congressi in tutti i partiti, mentre invece non è che succeda spesso”.
Queste parole lasciano intendere la necessità di una maggiore coesione all’interno del PD per affrontare con competenza i temi di politica estera. La gestione delle divergenze sarà cruciale per il futuro della segreteria Schlein e per il ruolo del partito nel panorama politico italiano. Intanto nei social, “sulla sinistra” si aprono aspri dibattiti.
C'è una speranza che questa guerra possa finire?
— 4 di sera (@4disera) March 14, 2025
Romano Prodi: "Mi sembra che finalmente ci sia un dialogo"
Ora a #4disera in diretta su #Rete4 e in streaming su Mediaset Infinity pic.twitter.com/MPdHpHW3y3